Stabilimenti Termali a Santa Cruz de Mudela

L’esistenza del Balneario Cervantes è documentata già dal XVIII secolo.

Nel 1770 i religiosi che gestivano l'Hospital Lazareto de Jesús de Nazareno, situato all'ingresso del paese, scoprirono a due chilometri di distanza una sorgente e diedero inizio alla storia termale della località.

Nel 1912 la località venne inserita nella Guida Ufficiale delle Terme della Spagna, dopo che l'anno precedente la sorgente Villa Rosa era stata dichiarata di Pubblica Utilità.

Nel 1929 anche la sorgente de Baños venne dichiarata di Pubblica Utilità.

Nel 1995 sono state completamente rifatte le strutture del balneario e tra il 2002 e il 2005, sono state ampliate sia le strutture termali che l'hotel.

Un complesso di edifici in cui predominano i colori delle argille tipiche della zona, ocra e giallo, accoglie i visitatori che hanno così l’impressione di arrivare in una vera e propria oasi all’interno dell’arida pianura della Mancia.

Le acque sono bicarbonate, sodiche, calciche, carbogassose, magnesiache e sulfuree.

Sono indicate nella cura di affezioni gastriche, epatobiliari e renali, artrosi, reuma e disturbi post-traumatici, disturbi dell'apparato respiratorio e per trattamenti antistress.

Viene utilizzato anche il fango ottenuto mescolando l'argilla di una vicina cava con l'acqua termale e lasciandolo maturare al sole.

Vengono effettuati trattamenti idropinici, bagni termali e di bolle, getti d’acqua, docce circolari, piscina attiva, maniluvi e pediluvi, fanghi e aerosol.

Alle tecniche tradizionali oggi se ne aggiungono altre di tipo più moderno come parafangoterapia, impacchi di argilla, pressoterapia, elettromagnetoterapia, riflessologia plantare e massaggi.

Lo stabilimento è aperto tutto l'anno.

  • Balneario Cervantes

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